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Come risparmiare per finanziare un anno di aspettativa dal lavoro

da Paola Bertoni
Risparmiare per finanziare un anno di aspettativa dal lavoro

Il primo passo per vivere l’esperienza di un anno di aspettativa per viaggiare e vivere all’estero è risparmiare i soldi che ti servono per stare un anno senza lavorare. Prima di immaginarti felice e senza preoccupazioni a spasso per il mondo ti conviene fare un passo indietro e verificare la tua disponibilità finanziaria. In questo articolo ti spiego come puoi risparmiare per realizzare il tuo sogno.

Fai i conti con il tuo stile di vita

Per iniziare considera che poterti permettere un viaggio di tre settimane in un altro continente con il tuo stipendio regolare, è molto diverso da vivere senza entrate mentre devi pagare un affitto all’estero, più un mutuo o un altro affitto in Italia, se non puoi subaffittare o lasciare il tuo appartamento.

Quando ho deciso di chiedere un anno di aspettativa dal mio lavoro in banca ho capito che l’esame del mio stile di vita era fondamentale. Sia per mettere in piedi un piano di risparmio sostenibile che per prevedere le spese che avrei dovuto sostenere durante l’anno senza stipendio fisso.

Prima chiedere aspettativa e iniziare a sognare a occhi aperti, ti consiglio quindi di fermarti un momento ad analizzare la tua situazione economica, segnando tutte le tue spese in modo impietoso. Ne parlo anche nel mio libro Piccolo manuale sull’aspettativa dal lavoro dipendente in vendita su Amazon (gratis se hai Kindle Unlimited).

Elenca le spese fisse dell’anno precedente

Per me recuperare le spese fisse dell’anno precedente è stato facile perché avevo già l’abitudine di segnare spese e previsioni su Excel. All’epoca lavoravo quotidianamente nell’ambito del controllo costi per cui non ho avuto nessuna difficoltà nel ragionare in modo lucido sulle mie stesse finanze.

Se non sei così precisa da annotare tutte le spese su Excel o altri fogli di calcolo non preoccuparti. Puoi sempre iniziare in questo momento a tenere sotto controllo entrate e uscite. Alcune puoi recuperarle senza difficoltà dai vari servizi online.

Le spese regolari come bollette, tasse, mutuo o affitto ed eventuali assicurazioni puoi recuperarle dal tuo estratto conto bancario se le hai domiciliate. Puoi trovare nell’archivio dell’internet banking anche le tasse pagate, come quelle sui rifiuti o sulla casa, nell’area dedicata agli F24, se li hai pagati on line.

Queste uscite sono molto importanti perché dovrai pagarle anche se non lavori o non ti trovi in Italia. Per essere sicura di non trascurare nulla ti consiglio di conteggiare anche le bollette e arrotondare per eccesso, piuttosto che dover rientrare di corsa in Italia con il conto corrente in rosso.

Spese fisse da segnare

Le spese fisse di cui prendere nota per risparmiare per il tuo anno di aspettativa sono:

  • Rate del mutuo o importo dell’affitto
  • Spese condominiali
  • Prestiti in corso
  • Assicurazione auto
  • Tasse
  • Bollette
  • Altre spese fisse

Annota le piccole spese quotidiane

Dopo aver segnato le spese fisse principali, inizia a raccogliere tutte le altre uscite. Spese del supermercato, ingressi a musei o abbonamenti del cinema possono aiutarti ad analizzare il tuo stile di vita. Devi infatti innanzitutto capire se puoi davvero permetterti di sospendere il lavoro e risparmiare per stare un anno in aspettativa senza troppe privazioni.

Ci sono diverse app per cellulare con cui puoi censire tutte le piccole spese. Per esempio per iPhone ti suggerisco Live Expenses con cui puoi creare categorie personalizzate, censire le tue spese anche in valute diverse dall’euro se viaggi molto ed esportare i dati in Excel. La versione base è gratuita e puoi acquistare successivamente le opzioni delle diverse valute e sistemi di pagamento se ti rendi conto che ti possono servire.

Anche le banche offrono sistemi di tracciamento e categorizzazioni simili e vanno benissimo se paghi tutto con la stessa carta di credito. Se però usi ancora i contanti è meglio segnare le tue spese con app indipendente in modo da non dimenticarti i caffè al bar, i regali di compleanno, ecc.

Per capire le tue abitudini di acquisto, ed eventualmente correggerle per risparmiare in vista dell’aspettativa, ti consiglio di tenere traccia di tutte le spese per almeno un anno. So che può sembrare un lavoro immane scrivere su un’app o su un foglio di calcolo tutte le tue spese, dal caffè al bar agli accessori di abbigliamento, ma ti assicuro che durante il tuo anno di aspettativa questa analisi ti ripagherà ampiamente di tutto il tempo investito.

Se dalla tua analisi esce che come me sei abituata a mangiare spesso al ristorante o a ordinare take away, ti conviene mettere da parte una cifra per questa attività, anche se non rientra nelle spese di sopravvivenza. Fare qualche sacrificio per poter vivere delle nuove esperienze ha senso solo se il tuo anno di libertà non si trasforma in un anno di privazioni.

Spese correnti

Le altre spese di cui prendere nota sono:

  • Abbigliamento
  • Viaggi
  • Bar e ristoranti
  • Spesa alimentare
  • Libri e musica
  • Sport, musei e altri svaghi
  • Profumeria e estetista
  • Regali
  • Spese mediche
  • Sport
  • Telefono
  • Spese varie

Come recuperare i soldi necessari a vivere un anno senza lavorare

Se hai fatto i conti per bene a questo punto dovresti avere davanti ai tuoi occhi una cifra molto alta. Somma tutto e aggiungi almeno tre stipendi netti per affrontare eventuali imprevisti per avere la cifra totale di cui necessiti per sopravvivere un anno in aspettativa dal lavoro.

Non spaventarti se ti escono cifre a tre zeri solo di spese fisse. Se hai un mutuo è normale. Con un lavoro a tempo indeterminato però non è una cifra impossibile da risparmiare. Devi solo imparare a gestire i tuoi soldi in modo oculato, dando priorità al tuo obiettivo di prendere aspettativa dal lavoro.

Risparmiare soldi per viaggiare o per prendere un anno di aspettativa si può fare tranquillamente, facendo attenzione a non sprecare e evitare le spese inutili. Io ci sono sempre riuscita senza problemi, vivendo da sola e pagando il mutuo del mio appartamento.

Ovviamente non è possibile se le tue priorità sono abiti di marca e uscire a cena tutte le settimane, ma questa riflessione ti farà capire cosa è davvero importante per te. Prendi la lista delle tue spese quotidiane e cerca di capire quali sei in grado di ridurre da subito.

Un caffè in meno al bar da solo non è una grossa cifra, tuttavia in un mese sono circa € 30, ma in un anno diventano € 360 che vanno a sommarsi al fondo per il tuo anno di aspettativa. L’importo totale dei tuoi caffè in un anno è maggiore di un volo andata e ritorno per una destinazione europea, ci hai mai pensato?

Il primo passo per dedicare un anno a viaggiare o a vivere all’estero è quindi analizzare la tua situazione, tagliare le spese superflue e iniziare a risparmiare in vista del tuo obiettivo. Io ce l’ho fatta e racconto la mia esperienza, con tanti consigli utili, nel mio libro Piccolo manuale sull’aspettativa dal lavoro dipendente (gratis su Amazon per gli abbonati a Kindle Unlimited).

Scrivimi nei commenti se hai mai fatto questa analisi delle tue spese e se pensi di essere in grado di ridurle e risparmiare per finanziare un anno di aspettativa dal lavoro.

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